Oggi è venerdì 17 il giorno della sfiga per antonomasia, del tutto inadatto secondo i superstiziosi all’organizzazione di un evento; figuriamoci poi di un matrimonio! E voi sfidereste il fato? Ecco perché vale la pena di farlo, almeno a Villa Sabella.

Perché i detti popolari si accaniscono tanto con alcuni dettagli?

Il punto è che le credenze affondano spesso le radici in questioni lontane, imprevedibili e che a conoscerle, fanno sorridere!

Partiamo proprio dalle basi: il venerdì. Per greci, celti slavi, questo era un giorno fortunatissimo. Eppure il famoso detto che recita: «Né di Venere, né di Marte ci sposa, né si parte, né si dà principio all’arte» e sono in tanti, quando si tratta di organizzare un evento ad esserne preoccupati.

Il veto sul venerdì, per esempio riguarda la passione di Cristo, avvenuta proprio in questo giorno, ma a pensarci bene: quanti episodi positivi, possono essere avvenuti proprio alle porte del week end?

Il martedì invece, per le antiche culture politeiste era giorno dedicato al dio della guerra, Marte, con possibili risvolti bellicosi, quindi, per la coppia. Ma chi venera oggi il dio Marte?

Anche il 17 è un falso mito in cui la leggenda ha preso il posto della razionalità.

Se si osserva l’anagramma del numero romano: che è XVII, si legge VIXI, ovvero: non vivo più, ma quante parole significano più cose o anagrammate possono dar luogo a fraintendimenti del genere?

Insomma per quanto il popolo napoletano sia scaramantico, si tratta spesso di credenze spiegabilissime su cui la cultura popolare ha ricamato.

In fatto di eventi quello che conta è affidarsi alla competenza di esperti del settore in grado di supervisionare completamente la regia dei singoli momenti di un party, incastonando tutti i dettagli in un’unica cornice armonica senza sbavature, Un’organizzazione perfetta non teme la iella!

E poi i giorni neri sul calendario della superstizione, sono anche quelli in cui è più facile trovare disponibilità anche con poco preavviso…altro che sfortuna!